Murales su saracinesca – Futuro sommerso

VIA Luca Signorelli 13 – Goal 14: Vita sott’acqua

Futuro sommerso

Dikens23

Nei suoi studi, Andrea si è imbattuto nell’idroponica sottomarina (che, ad oggi, è la cosa più vicina alla “vita sott’acqua” che esista), ovvero una pratica molto ecologica: coltivare attraverso l’evaporazione e la condensazione dell’acqua contenuta nei vasi (senza terra) delle piante, sott’acqua. Questa pratica permette di sfruttare qualsiasi area morta sommersa dalle acqua, e ridurre così il consumo di suolo.

L’opera s’intitola Futuro Sommerso perché uno degli scenari più realistici per il nostro futuro è quello di essere in gran parte sommersi dall’innalzamento dei mari a causa del riscaldamento globale incalzante. Una pratica green come l’idroponica è una speranza di poter invertire la deriva verso cui ci dirigiamo. L’artista immagina che nel futuro, oltre a pomodori e fagioli, si potrà coltivare qualsiasi frutto, ortaggio o addirittura pianta (ad oggi impensabile). Ecco perché le tre piante contenute nelle bolle d’aria (simbolicamente, le serre sottomarine), sono particolari: vi è una simbolica felce, un cocomero e anche un piccolo bonsai. L’auspicio è che la scienza evolva, per rendere ciò che oggi è impossibile, forse un giorno possibile.

Dikens23 è uno degli artisti del roster di OCA 2 che più degli altri porta lo stile della street art sulle cler del circuito. Tutto ciò è molto bello da vedere realizzato perché mostra come anche un modo di dipingere moderno e quotidiano per le nostre città possa parlare di tematiche estremamente serie con uno stile tutto suo. L’arte alla fine è un modo di comunicare e ciò che conta di più è restituire il concetto, si può fare attraverso l’utilizzo di stili diversi, come se si parlassero diverse lingue, ma quello che si vuole dire è la stessa cosa. Quello che ne deriva è un murales coloratissimo, estremamente simbolico, che restituisce il concetto perfettamente, cioè la possibilità di vedere la coltivazione da una prospettiva differente. Perché è compito dell’essere umano, e della scienza, di sviluppare e inventare costantemente nuove pratiche per cominciare a comportarci in modo sostenibile, anche quando coltiviamo il nostro cibo.