Arte green in Italia: tra sostenibilità e bellezza

Arte green in Italia: tra sostenibilità e bellezza

Che cosa si intende quando si parla di Arte green? Perché ad essa si associa un’idea di futuro? In Italia possiamo parlare di Arte green?

Prima di tutto… che cos’è l’Arte green?

 

 

Partiamo innanzitutto dal termine: “green” che in inglese significa “verde”. Al colore verde viene associata un’idea di freschezza e di
giovinezza. Esso appartiene ai colori secondari, si ottiene infatti dal mix di ciano e giallo, e i suoi valori psichici ed espressivi ci suggeriscono un’immagine di calma e speranza, di soddisfazione e fecondità. Quale parola migliore allora per descrivere un tipo di arte che si pone come obiettivo quello di essere:

  • sostenibile;
  • rispettosa degli equilibri del nostro pianeta;
  • capace di produrre e agire usando materiali non inquinanti;
  • che pone al centro delle sue ricerche le questioni ambientali, rendendosi inevitabilmente portavoce di futuro.

L’Arte green è quindi la dimostrazione che può esistere un’arte sostenibile, sensibile e consapevole.

 

 

 

Perché quando si parla di Arte green si intende un’idea di futuro?

Facendoci ispirare dallo scrittore americano Chuck Palahniuk, ci chiediamo: quando “il futuro è diventato una minaccia e non più una promessa?”.

In questo periodo storico caratterizzato dal manifestarsi di una forte crisi climatica è necessario educare le nostre menti ad utilizzare consapevolmente le nostre risorse. L’arte ha un forte potenziale educativo, la green art in particolare ci sprona alla riflessione, sensibilizzandoci.

Educare noi stessi tramite l’arte, ci permette di acquisire una coscienza maggiore del pianeta che abitiamo e che i nostri figli abiteranno.
L’idea di educare è connessa all’idea di futuro, credere nell’educazione tramite l’arte significa scommettere in una promessa di futuro.

 

 

Arte green, Arte povera e Land art

Sono sempre di più gli italiani che vogliono adottare uno stile di vita sostenibile, il 75% della popolazione italiana sente a cuore le tematiche ambientali ed è preoccupata per il futuro.

Sembra inarrestabile il continuo sviluppo di una nuova coscienza globale dei problemi ecologici e sociali e ciò si riflette anche nel mondo dell’arte e nelle scelte degli artisti.
Fondamentale per la storia dell’Arte green in Italia è la nascita dell’Arte Povera, movimento che prende forma in Italia negli anni ’60 e vede come materiali protagonisti delle opere: terra, materiali di recupero, ferro e stoffa.
Durante gli stessi anni si sviluppa negli USA la Land Art. Le opere di Land Art si fondono nella natura, esse sono infatti realizzate esclusivamente con materiali provenienti direttamente dalla stessa: tronchi, rami, foglie, neve e pietre. Queste opere non si trovano nei musei, ma inserite in contesti naturali suggestivi come: deserti, laghi, foreste, prati…

 

 

Oggi in Italia troviamo numerosi luoghi dedicati a questa forma d’arte, dove è possibile fare delle passeggiate a contatto con l’arte e l’ambiente. I centri principali della Land Art italiana sono:

Ma quando si parla di Arte Green in Italia non si parla solamente di Land Art, molti infatti sono gli artisti che trasmettono il loro interesse per il pianeta, alcuni esponenti tra loro sono:

  • Giuliano Mauri;
  • Giuseppe Penone;
  • Francesco Simeti;
  • Eugenio Tibaldi;
  • Iena Cruz;
  • Giorgia Lupi;
  • Andreco.

L’Arte green rappresentata in Italia da numerosi artisti e dai centri di Land Art sparsi su tutto il territorio sottolinea l’importanza di un approccio sostenibile e incentiva lo stesso attraverso azioni concrete, mostrandoci il potenziale delle nostre azioni.

Questo post è stato realizzato da Anna V.

Condividete con noi le vostre esperienze con l’Arte green in Italia, che cosa ne pensate? Conoscevate già questa arte sostenibile? Lasciate un commento!

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